CONSERVAZIONE OLIVE - Olive in salamoia

CONSERVAZIONE OLIVE - Olive in salamoia

Le olive si dividono sia per colore, tra verdi e nere, che per utilizzo, da tavola e da olio. Le olive da olio sono raccolte prima della maturazione completa, in modo da ottenere un sapore leggero e poco acido. Le olive da tavola nere si raccolgono a maturazione avvenuta. Prima di essere messe in commercio sono spesso trattate per arricchire il sapore e favorire la conservazione. Tra queste citiamo:

• Olive taggiasche
• Olive di Gaeta (tenute in acqua, poi sotto sale, poi di nuovo in acqua per essere conservate in una leggera salamoia)
• Olive Greche (trattate con una salamoia arricchita di aceto di vino)
• Olive Baresane (dolcificate con calce o soda caustica)
• Olive nere secche, dolcificate, conservate sotto sale, lavate asciugate al forno

Le olive da tavola verdi sono raccolte a inizio maturazione, tra settembre e ottobre, e sono generalmente più grandi di quelle nere, come nel caso delle Ascolane e delle Giganti dolci greche.

>>Olive in salamoia alla ligure

Conservazione delle olive

Le olive verdi e nere si prestano ottimamente alla conservazione in salamoia. Certo bisogna armarsi di pazienza perché occorre circa un anno prima che le olive perdano l’amaro e si possano consumare. In questo modo avremo un trattamento assolutamente naturale, infatti è il sale che le conserva e fa si che perdano l’amaro, senza bisogno di soda, calce o altre cose strane.

Ingredienti: 4-5 kg di olive verdi o nere (sode), 5 litri di acqua,800 gr di sale grosso.
Mettete le olive in una damigiana piccola a collo largo, dopo averle scelte, scartando quelle guaste, e averle lavate. Aggiungete l’acqua in cui sia stato sciolto il sale.

Ora non resta che attendere; la salamoia va cambiata almeno una volta al mese, scartando sempre le olive che dovessero presentarsi molli. Si raccomanda di non chiudere ermeticamente la damigiana, ma solo appoggiare il coperchio.

Dopo 8-9 mesi a seconda della grandezza delle olive, assaggiate e capirete se sono pronte per il consumo. A volte sopra le olive si forma una specie di gelatina, non preoccupatevi, cambiando l’acqua si elimina.

Olive nere in salamoia

Difficoltà: facile; Tempo: 45 giorni;
Ingredienti: olive nere appena raccolte, sale

Mettete le olive in acqua, 1 litro d’acqua per 1 Kg. di olive, e lasciate a mollo per 4 giorni. Scolate le olive, mettetele in un recipiente e salatele con circa 100g. di sale per ogni Kg. di olive. Lasciatele sotto sale per 24 ore, quindi aggiungete acqua, 1 litro per ogni Kg. di olive, e lasciate riposare per altri 40 giorni. Fate in modo che le olive siano sempre completamente sommerse e cambiate l’acqua salata una volta alla settimana. Passati i 40 giorni preparate la salamoia facendo bollire per 15 minuti 100g. di sale in 1 litro d’acqua per ogni Kg. di olive. Scolate le olive, aggiungete la salamoia e mettetele in barattoli di vetro pronte per essere consumate.

Curiosità

La pianta dell’olivo è considerata presso molte culture, soprattutto mediterranee, come simbolo di pace, vittoria e onore. Nel cristianesimo, il ramo d’ulivo è presente in molti passi delle Scrittura, come simbolo di pace, ma anche di rinascita e speranza.

Fonte: cookbook.ath.cx; ask.forumer.it

 

 

 

Il gatto persiano è stato selezionato da circa un centinaio di anni dall’uomo ed è considerato una fra le più belle e pregiate razze, tanto che vengono appositamente organizzati concorsi di bellezza ed esposizioni. È un gatto domestico per antonomasia. Originario dell’Asia Minore, i primi esemplari furono portati in Europa nel 1626 da Pietro Della Valle. Alla razza fu dato il nome di gatto d’angora o anche, stranamente, gatto francese. Quando poi, successivamente, dall’Iran venne importata una varietà di gatti più piccoli e tarchiati e col pelo lungo, venne creata la razza persiana. Questo tipo di gatto – ora esclusivamente d’appartamento – era molto apprezzato nell’epoca vittoriana: si sa che la Regina Vittoria ne possedeva bellissimi esemplari di colore blu.

Il suo corpo, dal portamento aristocratico e flemmatico, è sodo e massiccio; ha le zampe corte e tozze e i piedi arrotondati e larghi. Il suo muso è arrotondato e si presenta schiacciato, col naso infossato e con grandi occhi tondi molto colorati ed espressivi, le cui tonalità variano dall’arancio all’azzurro, al nero al verde, al blu, con qualche eccezione per alcuni che possono avere un occhio arancio e uno blu. Ha orecchie piccole.

Carattere di gatti persiani
Dotati di carattere docile e pacifico, i gatti persiani sono molto affettuosi e particolarmente adatti alla compagnia. Non necessitano di grandi spazi in quanto passano la maggior parte del giorno spostandosi flemmaticamente da una stanza all’altra dormendo su ogni divano o poltrona di casa.

Cura
Il gatto persiano richiede molta cura per via del suo lungo pelo: infatti va pettinato tutti i giorni e i suoi occhi puliti giornalmente per via della copiosa lacrimazione causata dalla conformazione del suo naso infossato che non gli permette lo scarico del muco.

Foto di gatti persiani 

Il colore dei capelli del gatto persiano

Molti sono gli allevamenti di questa specie. Il lungo e fluente pelo è il suo fascino e la sua bellezza, la colorazione del suo manto consta di circa duecento combinazioni di colori: fra le più diffuse, quelle a colori solidi (bianco, nero, blu, chocolate, lilac, rosso e crema), e, per il tipo tortie, tonalità a squama di tartaruga di colore nero o blu-crema, ma anche chocolate o lilac.

I gruppi principali di colori sono:
Solid: il mantello ha un colore uniforme dalla radice alla punta del pelo, senza la presenza di striature. I colori vanno dal bianco al nero, blu, chocolate, lilac, rosso e crema. Il colore del tartufo e dei cuscinetti plantari rispetta il colore del mantello, tranne che per la varietà bianco e crema che sono rosa. Il colore degli occhi deve sempre essere arancio o rame, ad eccezione dei Persiani bianchi che possono presentare anche occhi impari (un occhio arancio e uno blu o color rame) o entrambi color rame o blu, questi ultimi però sono indice di sordità fin dalla nascita, a causa di un fattore genetico; invece gli impari con occhio blu, possono risultare sordi dall’orecchio adiacente all’occhio blu.

Tabby: presentano dei disegni tipici del gatto selvatico. Esistono varie varianti del disegno del mantello, esempio il Blotched, caratterizzato da disegni a forma di cerchi concentrici più marcati sui fianchi, da tre linee ben marcate sulla spina dorsale e da striature parallele sulla testa, zampe e coda; il Tigrè (o Mackerel), caratterizzato da striature su muso, zampe, coda e dorso molto più leggeri e fini rispetto alla varietà precedente, sui fianchi presenta linee verticali e parallele; lo Spotted, caratterizzato da macchie tonde sui fianchi e leggere striature su muso, zampe e coda. I tabby sono riconosciuti nei colori nero, blu, chocolate, lilac, rosso, crema, tortie (squama di tartaruga) nero, tortie blu, tortie chocolate, tortie lilac. Tutti questi colori sono riconosciuti anche con la base del mantello argentata e vengono detti, in base al colore del mantello, Silver o Cameo. Gli occhi devono essere sempre arancio.

Chinchilla: ha un aspetto lucente; ne esistono quattro sottovarietà: il Chinchilla Silver, caratterizzato dall’avere gli occhi verdi, con palpebra, tartufo nasale e labbra cerchiati del colore della pigmentazione del mantello, generalmente nero o più raramente blu, chocolat o lilac. Essi hanno la base del mantello bianco argento, tranne sulla punta, dove è nero o più raramente blu, chocolat o lilac. Il Chinchilla golden, caratterizzato dal mantello color crema caldo e intenso, dandogli un aspetto dorato. Gli occhi, le labbra e il naso sono contornati di marrone. Il tartufo è rosa scuro; i cuscinetti plantari sono marroni; il colore degli occhi è verde o verde blu. Le varietà Shaded silver e Shaded golden sono generalmente più scure.

Parti-color: hanno la caratteristica di essere in alta percentuale di sesso femminile; i colori in questo caso sono miscelati tra loro e possono avere le seguenti tonalità: tortie nero, tortie blu (blu-crema), tortie chocolate, tortie lilac. Gli occhi devono essere di color arancio.

Colorpoint: mantello caratterizzato dalle stesse sfumature appartenenti al gatto Siamese, cioè il colore si addensa nelle aree dove la temperatura è inferiore: muso, orecchie, zampe, coda, testicoli nei maschi. Il resto del corpo è di una tonalittà chiara, che va dal bianco al beige, a seconda dei colori che sono: seal point, blu point, chocolate point, lilac point, red point, cream point, seal tortie point, blu tortie point, chocolate tortie point, lilac tortie point. Tutti questi colori sono riconosciuti anche con il disegno Tabby sull’addensamento di colore. gli occhi devo essere di colore blu.

Bicolor: è formato da un colore uniforme e dal bianco. Ci sono tre distinzioni: i Bicolori o Tricolori, Arlecchino e Van. I Bicolori Van presentano un mantello bianco con colorazione all’estremità, ammesse una o due pezzature sul corpo. Molto ricercata nei gatti bicolor è la “V” rovesciata bianca sul muso. I colori ammessi uniti al bianco sono: nero, blu, rosso, crema, chocolate, lilac e tortie. Le pezzature possono essere Solide o Tabby. Gli occhi devono essere arancio; esistono rarità ammesse anche di occhi impari (un occhio arancione ed uno azzurro).

Smoke: il gatto a riposo presenta un colore uniforme, ma quando si muove appare il contrasto con la chiarissima radice del pelo. Il pelo dunque è colorato solo per metà. Nella sottovarietà Shaded il pelo è colorato solo per un terzo; nello Shell la pigmentazione si riduce ad un ottavo. Gli occhi devono essere sempre arancio.

Fonte: wikipedia; agraria.org

Eliminare la pancia - Dieta per sgonfiare la pancia

Eliminare la pancia - Dieta per sgonfiare la pancia

Per eliminare la pancia non è necessario sottoporsi a diete da fame e sfiancanti sedute in palestra, basta osservare alcune semplici regole alimentari e di comportamento. Ovviamente la dieta, intesa come alimentazione, è fondamentale: dovete mangiare in modo equilibrato e fornire all’organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno.
Le fibre sono essenziali per regolare il transito intestinale e sgonfiare la pancia, e si trovano nei legumi, nella frutta, nella verdura e nei cereali integrali. Non dimenticate di mangiare abbondanti porzioni di verdura, in grado di fornire vitamine, sali minerali e fibre; per fare il pieno di energia mangiate carne, uova e pesce: sono alimenti ricchi di proteine che non aumentano il volume dello stomaco. Bandite dalla vostra tavola le bevande frizzanti e il sale che favorisce la ritenzione idrica: per condire preferite le spezie e il succo di limone.

Mangiate con calma e seduti, masticando bene tutto il cibo: mangiare in piedi e di corsa favorisce l’ingestione di aria e rallenta la digestione. Se avete problemi di digestione provate a fare una cura a base di probiotici, se invece soffrite di stitichezza, via libera alle prugne a colazione.

Regolando l’alimentazione si può, e alla fine nemmeno è così difficile, però tenete presente che i consigli elencati in seguito non sono una dieta, ma semplicemente alcuni accorgimenti ad essere incorporati ad una normale dieta, di preferenza mediterranea (una delle più sane).

Le buone abitudini che aiutano eliminare la pancia:

1) Bere almeno 2 litri d’acqua al giorno
2) Evitare le bevande gasate e gli alcolici
3) Bere tanto succo di frutta
4) Evitare grasso e fritti
5) Invece degli spuntini fatti con alimenti calorici potete bere uno iogurt e mangiare una frutta
6) Mangiare insalata e/o verdura prima dai pasti (sazietà) e mangiare frutta invece dei dolci
7) Attenti alla postura. Busto in avanti e pancia all’interno. la cattiva postura porta ad avere la pancia.
8) Masticare gli alimenti lentamente
9) Includere sempre ananas e papaya nell’alimentazione: l’ananas contiene la bromelina, un enzima che aiuta a digerire le proteine, e la papaya la papaina che ha un’azione simile alla bromelina
10) Includere lo zenzero, la soya e il peperoncino nella dieta perché trasformano parte delle calorie in calore (azione termogenica)
11) Mangiate i cereali per far funzionare bene l’intestino
12) Usare poco olio nella preparazione degli alimenti dando preferenza all’olio di girasole o di oliva.
13) Camminare a passo veloce, se non siete proprio innamorate delle palestre andate a camminare, se avete un cane portatelo fuori, lui sarà felice di servire come personal dog.

Fonte: comefaretutto.com; vivereverde.blogspot.com

Olio di argan per capelli

Olio di argan per capelli

L’argan o argania (Argania spinosa) appartenente alla famiglia delle Sapotacee, è un albero endemico del Marocco (nelle sue zone sudoccidentali, e in particolare nella pianura del Souss). Il nome argan con cui la pianta è conosciuta corrisponde al nome locale, in lingua berbera (tashelhit) e significa olio.
Esistono due tipi di olio d’argan, a seconda che i noccioli vengano o meno tostati prima dell’uso. L’olio cosmetico, più chiaro, si usa applicandolo sulla pelle e sui capelli èd è ritenuto efficace contro la caduta dei capelli, gli eczemi, la disidratazione della pelle, ecc. L’olio alimentare, più scuro e dal sapore più forte a causa della torrefazione dei semi, viene utilizzato come olio per condire gli alimenti.

Olio di Argan viene spesso chiamato oro liquido da esperti di bellezza a causa dei suoi benefici per i capelli sani. Ha proprietà simili a quelle di Olio di Jojoba e dà nuova vita ai capelli secchi, arruffati e oltreoceano. Alcuni dei benefici chiari e riconosciuti di olio di Argan per capelli sono come segue:

  • Si infiltra nei capelli pori o alberi e migliora l’elasticità dei capelli. Idrata i capelli in modo naturale
  • Antiossidanti naturali sono presenti in olio, che rinforza i capelli da riparare la membrana cellulare danneggiato di capelli. Si contiene Vitamina E, che lo rende un agente favoloso per il trattamento dei capelli. Molti agenti esterni e interni come il calore, oltre i danni styling e ossidazione dei capelli. La vitamina E è molto utile nel ripristinare i capelli naturali e rinnovare e riparare i danni provocati da agenti distruttivi.
  • L’olio di Argan è una fonte diretta di componenti nutrizionali essenziali per i capelli i pori e le radici grazie al suo ricco contenuto di acidi grassi insaturi, come Omega 3 e Omega 9. Questi acidi grassi insaturi, migliora la resistenza dei capelli e guarisce anche le doppie punte dei capelli, rafforzando le strutture delle proteine di legame nei capelli.
  • Trattamento del colore sui capelli provoca un danno certo per i capelli. trattamento del colore li rende fragili e porta via la scorrevolezza. L’olio di Argan cura dei capelli fragili e aumenta la durata del colore dei capelli trattati.

Impacco ristrutturante per i capelli: applica l’olio sul cuoio capelluto e su tutta la lunghezza dei capelli. Lascia agire per 30 minuti, o addirittura per tutta la notte, poi lava con uno shampoo delicato: ridonerai forza e lucentezza ai capelli secchi, fragili e sfibrati.

Fonte:wikipedia.org; healthytalks.org

Più su la cura dei capelli: >>OLIO DI RICINO PER CAPELLI: Proprietà e usi 

Argento:Come pulire l' argento?

Argento:Come pulire l' argento?

L’argento è un metallo molto soggetto all’ossidazione cioè ad un a reazione chimica tra tale metallo ed ossigeno, per cui, se non viene protetto, forma facilmente quella patina scura che ne offusca colore e brillantezza che è il solfuro d’argento.
I metodi di pulizia dell’argento sono diversi, ci sono in commercio molti ottimi prodotti,però vi vorrei consigliare delle soluzioni “casalinghe” a costo praticamente zero, non inquinanti e senza cattivi odori; quali?

a) Pulire l’argento con il bicarbonato
Questo è un altro rimedio casalingo, lo si può strofinare a secco sia con le mani che con un panno di cotone morbido. Si può anche bagnare un pochino l’oggetto in questione e strofinare sempre con le mani, o con un panno, una quantità di bicarbonato sufficiente alla sua pulizia. Una volta terminato, basta lucidare bene con un panno di cotone morbido e asciutto.

b) Pulire l’argento con l’acqua e il bicarbonato
Portare ad ebollizione dell’acqua con del bicarbonato(un cucchiaio di bicarbonato per ogni litro d’acqua), spegnere ed immergere gli oggetti per qualche secondo a seconda del grado di ossidazione, lucidare con panno morbido. Ripetere l’operazione se necessario.

c) Pulire l’argento con il dentifricio
Con dei guanti prendiamo un po’ di prodotto e lo passiamo sugli oggetti, avendo cura di spalmarlo dappertutto, per circa 2/4 minuti, dopo di che laviamo in acqua tiepida risciacquando bene. In ultimo asciughiamo e lucidiamo con un morbido panno di cotone.

d) Pulire l’argento con il sale e l’alluminio
Si tratta di sfruttare un fenomeno chimico-fisico che si forma, in una soluzione salina, tra l’alluminio e l’argento, creando una vera e propria pila. Il processo elettrochimico porta all’eliminazione della patina di ossido(solfuro d’argento) che si forma sugli oggetti preziosi.
Basta prendere uno di quei recipienti in alluminio usa e getta per alimenti (le dimensioni dipendono dalla grandezza degli oggetti da pulire), riempirlo di acqua tiepida e aggiungere un pochino di sale fino, 1 o 2 cucchiaini se la vaschetta è di medie dimensioni (è consigliabile fare qualche prova per trovare le giuste quantità di sale da utilizzare). Far sciogliere il sale mescolando ed immergervi gli oggetti per qualche ora, a seconda del grado di ossidazione. Infine asciugare e strofinare con un panno di cotone morbido.
In alternativa si può anche usare una vaschetta di plastica rivestita con un foglio di alluminio, di quello usato in cucina per avvolgere i cibi, e procedere allo stesso modo. O ancora, un bicchiere di vetro o ceramica sempre rivestiti o con un foglio di alluminio posto sul fondo. Una volta tolti dalla soluzione salina, gli oggetti vanno lavati con il detersivo per stoviglie e vedrete il vostro argento brilare. Evitate di pulire con questo metodo oggetti con pietre incastonate, a meno che non siano pietre che resistano alla soluzione salina, altrimenti si possono rovinare.

Fonte: guide360.it; comequandoperche.com